21° Stage Nazionale FEDIC di Formazione ed Approfondimento

UN ANGOLO DI CORTE 04-01-2025

UN ANGOLO DI CORTE

di Roberto Merlino

Rubrica sulle novità in Corte Tripoli Cinematografica APS.

Riceviamo e pubblichiamo:

MANUALI E PELLICOLE di Giovanni Campani

È un cammino durato quasi un anno e ora posso dire di aver dato lo smalto accademico e istituzionale alle mie conoscenze in campo cinematografico. In breve: nel marzo del 2024, con una laurea magistrale in Giurisprudenza e in Diritto dell’Impresa del lavoro e della pubblica Amministrazione, ho assecondato il chiaro istinto di ritornare al cinema, la cosa a cui tengo di più e che coltivo da quando facevo l’asilo. Mi sono rivolto quindi al dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Ateneo Pisano, dove ho iniziato un c.d. corso singolo, ovvero un percorso di studio composto da alcuni esami, improntato sulla storia e la critica del cinema a livello nazionale e internazionale, di cui uno dedicato all’influenza delle arti sulla cinematografia e dell’uso fondamentalmente artistico dello strumento cinema. Posso dire di aver riscoperto lo studio non più come un frustrante dovere, ma come una costruttiva fonte di piacere formativo, nonché di confronto con i docenti appartenenti al Corso di laurea in D.I.S.C.O. (Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione) che mi hanno trasmesso passione e preziosissime conoscenze accademiche. Spero di poter presto continuare concretamente in questa direzione che ho scelto per me. Sono stato assalito da una grande nostalgia per le origini stesse del cinema, laddove questo non si studiava nelle scuole o nelle università, ma lo si faceva a mano, con le idee e le intuizioni saltate improvvisamente nella testa. Era l’epoca sana in cui una umanità estremamente eterogenea di cervelli si stava mettendo in moto per sfruttare al meglio la neonata immagine in movimento: grandi inventori come Thomas Edison, intraprendenti artigiani come Filoteo Alberini, illusionisti come George Méliès, violinisti e impiegati come Giovanni Pastrone, furono destinati a segnare per sempre la storia dello spettacolo e della tecnologia delle comunicazioni visive. Oggi con trasporto studiamo sui libri il parto del loro lavoro, dell’uso fantastico che fecero della libertà creativa e dell’iniziativa individuale. Cosa dovremo fare ai giorni nostri? Ricominciare a osare!

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